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Antefatti: 1907

In Austria gli Asburgo erano caduti, la Slovenia, la Croazia, la Bosnia-Erzegovina, e l'Ungheria erano indipendenti , il Sud-Tirolo era italiano e la Transilvania era rumena. L'Austria aveva sempre l'imperatore.

In Italia i conservatori nazionalisti cattolici avevano preso il potere e i Savoia erano estinti, pertanto salirono al trono d'Italia i Velvini, originari di Avellino e nazionalisti, cattolici e conservatori.

L'Italia era in un boom economico e la popolazione era felice.

L'Austria aveva gli attuali confini ed era una monarchia elettiva, con a capo Hans Schmeisser.

L'Italia doveva cambiare la divisa militare proprio per stare al passo coi tempi e le nuove tecnologie lo richiedevano. Pertanto si offrì volontario Giacomo Palomba, che creò una nuova divisa grigioverde dotata di bottoni sul davanti, comoda e molto pratica.(Le foto qui vicino)

La Triplice Alleanza era ancora in piedi.

Caporetto21
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Lo scoppio della guerra: l'Impero Britannico, Francia e Russia (Triplice Intesa) affondano navi mercantili della Triplice Alleanza (italiane, austriache e tedesche ) nei pressi di Brighton

1908: Il Regno Unito, la Francia e la Russia affondano due navi mercantili, una italiana (la Vittoria), una austriaca (la Kaisermarine) e una tedesca (la Koenigin von Deutschland) con tre colpi di cannone (l'Austria costruì la sua nave nel porto di Amburgo, con il consenso del governo germanico). Italia, Germania ed Austria chiesero delle spiegazioni ai tre governi e i sei capi di stato si ritrovarono in un congresso a Berlino per parlarne. I capi di stato dell'Intesa negavano assolutamente l'accaduto, mentre quelli dell'Alleanza esigevano spiegazioni. Inoltre, un marinaio spagnolo a bordo di una nave spagnola a 180 km dall'accaduto, dichiarò di aver sentito tre spari provenire dal porto inglese. L'Intesa allora giunse a mandare un ultimatum all'alleanza: lasciar perdere questa storia o sarà guerra. Ma l'Alleanza non ne voleva sapere: in quelle navi c'erano carichi importantissimi e non potevano accettare di averle perse; allora l'Intesa dichiarò guerra.

La Spagna e il Portogallo prendono le difese dell'Alleanza.

Gli italiani si erano pre-apprestati ai confini con la Francia; i tedeschi avevano schierato la Marina e l'Austria aveva già mobilitato l'esercito che sarebbe passato per la Pianura Padana per arrivare ad attaccare la Francia. Gli italiani avevano inoltre schierato la marina in tutti i porti, pronti a colpire Marsiglia e l'Algeria.

1909: La Francia invade l'Italia dalle Alpi, ma trova un'accanita resistenza italiana ed austriaca: i francesi non riescono a passare e parte la controffensiva italo-austriaca. Gli italiani riescono ad arrivare fino a Nizza. Inoltre, comincia una battaglia navale nel Mar Ligure: le navi italiane affondano quasi tutte quelle francesi che sono costrette alla ritirata. Ma nella notte del 2 febbraio, la X Flottiglia MAS italiana sfona il orto di Marsiglia affondando 8 incrociatori e 10 corazzate.

1910: Il Regno Unito attacca lo Jutland tedesco. Dopo una feroce battaglia, le truppe britanniche penetrano nello Jutland e si dirigono verso Amburgo. Lì vengono fermate dalle truppe tedesche: parte la riconquista tedesca dei territori perduti, e alle soglie dello Jutland, vengono fermati, ma continuano ad attaccare e, il 4 agosto, sfondano le difese inglesi e riconquistano lo Jutland tedesco, proseguendo e occupando la Danimarca.

1911: La Russia invade la Prussia orientale e sfonda le difese tedesche: intanto, i tedeschi penetrano nella Polonia russa, quindi si concentrano nella Prussia: i russi vengono respinti ai paesi baltici, che vengono invasi dalla Germania. La Lituania e la Lettonia vengono occupate. L'offensiva prosegue in Bielorussia, e successivamente in Caucaso. I tedeschi distruggono Minsk ed arrivano fino al Caucaso, dove sfondano le linee difensive russe a Volgograd (Stalingrado). Poi avanzano fino a Mosca; i russi però riescono a difenderla. Situazione di stallo in Russia.

1912: Allora l'Italia e l'Austria inviano rinforzi in Russia; finalmente riescono a sfondare Mosca. La Russia è fuori gioco. I paesi baltici, la Polonia, la Finlandia, l'Ucraina, la Georgia, l'Azerbaijan e l'Armenia si proclamano indipendenti dalla Russia.

1913: L'Alleanza si concentra allora sulla Francia e sul Regno Unito. Dall'Alsazia parte l'offensiva tedesca; inoltre la Germania progetta l'invasione del Belgio: il governo belga scende a patti e fa passare l'esercito tedesco, unendosi all'Alleanza: all'Alleanza si aggiungono anche la Romania, l'Ungheria, l'Olanda e l'Albania. Parte quindi l'invasione della Francia da ben tre lati: a Sud gli italiani, i rumeni, gli ungheresi, gli albanesi e gli austriaci, a est i tedeschi e a Nord i belgi, gli olandesi ed i tedeschi. Il Regno Unito invia il suo esercito in Francia: le truppe dell'Alleanza avanzano fino alla Marna; in questo caso, però, l'Alleanza riesce a passare e ma viene fermata a 800 km da Parigi dagli anglo-francesi.

1914: Gli Stati Uniti entrano in guerra contro l'Alleanza ed entrano nell'Intesa. Intanto la Finlandia e i paesi baltici hanno potenziato economia ed esercito e si schierano con l'Alleanza: così fanno anche Norvegia e Svezia, che entrano nell'Alleanza. Il Giappone anche entra nell'Alleanza e la Cina entra nell'Intesa. L'Alleanza gira ad ovest e attacca Parigi da ovest; gli Stati Uniti inviano ben 100.000 soldati in difesa della Francia; l'Alleanza continua e gli italo-austriaci, invadono la Savoia, occupandola. Inoltre, gli Italiani sbarcano sulle coste della Corsica e proseguono fino ad Ajaccio. Il Giappone attacca la Cina e così fa anche l'Olanda, che ha l'Indonesia come colonia e che attacca le Indie britanniche. Inizia così la Guerra del Pacifico. Gli americani attaccano il Giappone che si difende prontamente ed attacca le Filippine, occupando il Nord del Paese. Continua la guerra contro la Cina e in India. L'est dell'India viene occupato dagli Olandesi, l'est della Cina dia giapponesi. La Cina continua con la guerra sbarcano in Giappone; il Giappone risponde all'attacco schierando la marina molto superiore a quella cinese. I giapponesi sbarcano a Pechino e a Shanghai. Le truppe giapponesi si spingono sempre più profondamente all'interno dei confini cinesi. Gli olandesi colpiscono le postazioni difensive inglesi in India bombardandole continuamente. Gli olandesi però vengono sconfitti a Nuova Delhi e tentano uno sbarco a Mumbai che va a buon termine.

1915: Il Regno Unito invade ed occupa l'Eritrea italiana ma non la Somalia. Gli italiani allora attaccano da Sud la Somalia britannica, occupandola e penetrando in Eritrea un' altra volta. Gli inglesi sbarcano in Indonesia e occupano tutto l'ovest del paese. La Germania entra in questa guerra poiché possiede la Nuova Guinea: i tedeschi sbarcano nella parte occupata dell'Indonesia. I giapponesi avanzano nelle Filippine da nord ma vengono bloccati dalle truppe americane che continuano l'avanzata. Intanto, in Europa, gli italiani hanno completamente occupato la Corsica. La Norvegia, la Svezia, la Finlandia, la Spagna e il Portogallo inviano truppe contro la Francia, avanzando dai Pirenei e da Nord. Viene tentata una nuova offensiva verso Parigi, che stavolta va a buon termine. L'Italia invade la Libia ottomana per bisogno di petrolio e per attaccare l'Algeria francese. Quindi gli italiani sbarcano a Tripoli e penetrano nel deserto libico. Avanzano nella Cirenaica e distruggono tutte le città costiere libiche e ne bombardano i porti. La Libia è ceduta all'Italia. Il Belgio,l'Italia, la Spagna, la Germania e il Portogallo, dalle loro colonie africane, attaccano le colonie francesi in Africa: si apre così il fronte africano. L'Italia occupa velocemente la Tunisia ed invade il territorio dell'Algeria francese, ma la Libia italiana viene invasa da est all'Egitto inglese. Quindi le truppe italiane si concentrano ad est ed invadono l'Egitto, proseguendo miracolosamente fino ad El Alamein, dove gli italiani vincono miracolosamente contro gli Inglesi ed occupano anche l'Egitto. Quindi l'Alleanza continua ad attaccare da nord, est e sud le colonie francesi in Africa, penetrando sempre di più all'interno. Gli italiani arrivano fino ad Algeri: il fronte africano è chiuso.

1916: L'Impero Ottomano entra nell'Intesa; così fa anche la Persia. Le truppe turco-persiane invadono la Sicilia: la Marina pre-schierata italiana difende eroicamente la Sicilia. La Germania, la Norvegia e la Svezia inviano truppe contro la Persia e la Turchia: così fa ance l'Italia. Le truppe dell'Alleanza sbarcano a Izmir ed a Istanbul; continua l'avanzata nella penisola anatolica. La Persia invia altre truppe in favore della Turchia ma vengono pesantemente sconfitte ad Ankara dall'Alleanza. Intanto si apre il fronte balcanico: la Slovenia, la Bulgaria, la Croazia, il Montenegro e la Serbia si schierano con l'Intesa. L'Albania invade la Macedonia serba e il Montenegro; l'Italia e l'Austria invadono la Slovenia. La Slovenia viene schiacciata dai due eserciti e Lubiana viene rasa al suolo. Quindi arte l'avanzata in Croazia; la marina italiana si scontra con quella croata in Dalmazia e in Istria, ed esce vittoriosa a Capodistria e Lissa. L'Istria e la Dalmazia vengono invase ed occupate dalle truppe italiane:la Romania e l'Ungheria attaccano la Serbia e la Bulgaria: l'Ungheria attacca la Voivodina e la Romania invade la Bulgaria. La Bulgaria offre una tenace resistenza e riesce ad avanzare fino a Bucarest, ma viene fermata dai rumeni che riprendono l'offensiva fino a Pleven. Intanto l'Albania sfonda le linee serbe in Macedonia ed arriva fino a Skopje; l'Ungheria fallisce la prima offensiva in Voivodina, ma ne ritenta un' altra e stavolta la occupano tutta. La Serbia tenta altre offensive in Voivodina ma sfonda solo la prima linea ungherese.

1917: La Cechia, la Polonia e la Slovacchia si uniscono all'Intesa. La Cechia attacca la Germania e la Polonia attacca la Finlandia: la Slovacchia attacca l'Ungheria. La Cechia tenta di invadere la Germania, ma l'offensiva fallisce miseramente. I tedeschi occupano soltanto l'ovest del paese, giungono fino a 100 km dal confine tedesco e poi si fermano. Gli ungheresi respingono gli slovacchi ma i finlandesi e i polacchi rimangono in una situazione di stallo. Ma i finlandesi riescono ad uscirne e sbarcano in Polonia: la Germania anche invade la Polonia ed in poco tempo arriva fino a Varsavia, che viene rasa al suolo, tuttavia non occupa la Polonia, che però è costretta alla resa.

1918: Le truppe italiane attaccano il Montenegro, sbarcando a Hercen Novi. Il Montenegro viene attaccato anche dall'Albania e Podgorica viene distrutta. Intanto, le truppe anglo-americano-francesi sfondano le difese italiane in Piemonte, costringendoli alla ritirata fino alla Dora Baltea e al Monviso, ove viene ri-organizzata la resistenza italiana, capeggiata da Enrico Caviglia ed Armando Diaz. Giunti fino a lì, le truppe dell'Intesa vengono bloccate; gli italiani resistono eroicamente all'assalto nemico, il Dora Baltea era in piena e ciò impedì il passaggio dei nemici: l'esercito francese è ormai agli sgoccioli, così come quello inglese; così parte la controffensiva italiana, che non fallisce e recupera i territori perduti, arrivando fino a Tenda. Intanto, il Brasile si schiera con l'Intesa ed attacca Bolivia, Venezuela, Colombia, Paraguay, Argentina, Cile e Perù: le nazioni attaccate al Brasile si schierano con l'Alleanza. Il Brasile attacca quelle nazioni da est, ma tutti quegli eserciti formarono una linea difensiva contro l'enorme esercito brasiliano: situazione di stallo, ma il Brasile colpisce di nuovo con molti più soldati e sfonda le linee difensive peruviane e attacca l'Ecuador, ma l'esercito argentino, paraguaiano e boliviano avanza da sud in territorio brasiliano: allora il Brasile invia truppe anche lì: il popolo peruviano si ribella e l'offensiva in Ecuador riporta una vittoria pirrica. L'Ecuador quindi, passa per il Perù per attaccare il Brasile: la marina colombiana e venezuelana attacca da nord il Brasile, e quella argentina sbarca a sud-est del paese. Gli eserciti dei nemici del Brasile sfondano le difese brasiliane ed arrivano fino a Brasilia; il Brasile è quasi fiori gioco, ma tenta un' ultima e, stavolta, vittoriosa offensive in Bolivia, che non regge l'assedio e viene sconfitta. Le truppe brasiliane combattono quelle argentine scacciandole da Brasilia.

1919: Ma le truppe argentine sono tenaci e continuano la guerra contro il Brasile. Nei pressi di Brasilia sconfiggono i brasiliani e si avvicinano a Brasilia, distando dalla città 70 km, e non si vedono truppe brasiliane in vista. Il popolo boliviano si rivolta e il Perù torna in guerra. Intanto la marina colombiana e venezuelana sbarca con successo nel nord-est del Brasile penetrando nelle foreste brasiliane difese strenuamente dalle truppe di Brasilia. Il Brasile però non molla la guerra e manda altre truppe contro l'Argentina e contro le truppe colombo-venezuelane, che vengono definitivamente sconfitte nel nord-est del paese e costrette alla ritirata. Ma le truppe argentine avevano ripreso l'avanzata in Brasile ed erano veramente vicine a Brasilia, e finalmente riuscirono ad entrarvi nel luglio 1918. Le truppe brasiliane cercavano senza sosta di difendere la loro capitale, ma le truppe argentine, pronte a tutto, riuscirono a scacciare le truppe brasiliane da Brasilia; il Brasile era quasi fuori gioco, il suo esercito si era sfasciato ed erano barricati nel nord del paese, mentre tutto il sud e il centro era in mano argentina. La Bolivia scacciò i brasiliani e mandarono un ultimo attacco verso le posizioni a nord del paese, motivati all'odio contro il Brasile per le razzie e le stragi fatte nel loro paese durante l'occupazione. Il Brasile collassò nell'agosto 1918.

1920: L'Intesa, confidando nella potenza militare degli Stati Uniti, decisero di invadere l'Italia per metterla fuori gioco e per avere il controllo nel Mediterraneo. Così, nell'inverno 1920, 10 navi americane piene di soldati inglesi e delle sue colonie, francesi, croati, bulgari, serbi, cechi e slovacchi sbarcarono a Palermo. La Marina Italiana affondò ben 2 di queste navi, ma le altre riuscirono a sbarcare e da queste scesero ben 70.000 soldati che sconfissero le truppe italiane a Palermo e penetrarono più a fondo, occupando tutta la Sicilia occidentale. Nella Sicilia orientale venne concentrato tutto l'Esercito, più i rinforzi tedeschi, austriaci, finlandesi, norvegesi e svedesi. Questi riuscirono a fermare l'avanzata anglo-americana in Sicilia e a sbattere fuori dalla Sicilia l'Intesa, ma questi non si arresero e sbarcarono in Puglia. I soldati italiani erano in netta minoranza, ma con valore difesero fino all'ultimo le loro città dagli invasori, non indietreggiando mai. Le truppe dell'Intesa non riuscirono a sfondare le linee di difesa italiane e non riuscivano ad avanzare di neanche un metro. Le truppe italiane erano schierate per difendere i loro confini.Le truppe dell'Intesa venivano continuamente bombardate e dovevano anche affrontare i carri armati italiani. Dopo molti duri combattimenti dove gli italiani difendevano a ogni costo le loro postazioni e spingevano sempre più verso il mare le truppe nemiche, gli invasori dovettero ritirarsi in madrepatria, mentre l'esercito inglese e americano era ormai distrutto. Quindi l'Alleanza, con tutte le sue forze, invase la Gran Bretagna, avanzando sempre di più nelle pianure inglesi, fino a giungere a Londra. Sbarcarono anche in Irlanda, che liberarono dal dominio britannico. Il Regno Unito era collassato. L'Alleanza sferrò un ultimo attacco agli Stati Uniti: gli Stati Uniti furono invasi da tutti i fronti e le truppe dell'Alleanza avevano già occupato tutta la fascia atlantica degli Stati Uniti. Da sud continuava l'attacco; da est il Giappone e l'Olanda continuavano ad attaccare. Il 30 dicembre 1920, gli Stati Uniti dichiararono la resa. L'Alleanza vinse, dopo 11 anni di guerra.

Condizioni del Trattato di Pace di Stoccolma:

La Francia cedeva all'Italia Nizza, Savoia e la Corsica.

Il Regno Unito cedeva Malta all'Italia.

La Russia avrebbe cacciato gli zar e si sarebbe instaurata la repubblica.

Il regno Unito era ridotto Gran Bretagna.

Il Dixie diventava una repubblica autonoma.

La Slovenia e la Croazia avrebbero ceduto all'Italia l'Istria e la Dalmazia.

La Germania annetteva tutta la Danimarca e il Sudafrica.

L'Austria occupava la Slovenia.

L'Ungheria avrebbe avuto tutte le risorse serbe.

La Romania avrebbe avuto tutte le risorse bulgare.

L'Impero Ottomano cedeva la Libia all'Italia.

Ucraina, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Azerbaijan, Armenia e Georgia sarebbero diventate indipendenti.

La Russia cedeva la Moldavia alla Romania.

Finlandia, Svezia e Norvegia si spartivano le risorse britanniche.

Il Regno Unito cedeva le Indie all'Olanda.

La Cina cedeva l'est cinese al Giappone.

Gli Stati Uniti cedevano le Filippine al Giappone.

Tutte le colonie britanniche e francesi sarebbero diventate indipendenti.

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